Indice |
---|
Territorio |
Botanica |
Tutte le pagine |
Di seguito si riportano alcune essenze botaniche presenti:
PINACEAE Pinus mugo (pino mugo, m. 1800 – 2300); ASCLEPIADACEAE, Vincetoxicum hirundinaria Medik, (vincetossico, m. 900); CAMPANULACEAE, Campanula spicata, 1900 m; CAPRIFOLIACEAE, Lonicera alpigena (caprifoglio, 1600 m); CARYOPHYLLACEAE, Dianthus monspessulanum (garofano di bosco, 2000 m); Minuartia graminifolia (cariofillacea delle fessure delle rupi calde di media e alta quota, 1900 m); Silene ciliata, 2000 m; COMPOSITAE, Adenostyles glabra (cavolaccio verde, 1700 m; CRUCIFERAE, Aurinia rupestris (alisso rupestre, 1900 m); Lunaria rediviva (lunaria comune, 1300 m); GUTTIFERAE, Hypericum richeri (iberico, 2000 m; LILIACEAE, Lilium martagon (giglio martagone, riccio di dama, 1700 m; LINACEAE, Linum alpinum (lino alpino, 900 m); Linum viscosum (lino viscoso, 1800 m); ONAGRACEAE, Epilobium angustifolium (garofanino di bosco, 1700 m); PAEONIACEAE, Paeonia officinalis subsp. villosa (peonia pelosa, 1500 m); PRIMULACEAE, Primula elatior (primula maggiore, 1900 m); RANUNCULACEAE, Aconitum lycoctonum subsp. neapolitanum (aconita, 1500 m); Clematis recta (vitalbino,1000 m).All’uscita della valle, sulla prateria innevata da ottobre a giugno, c’è l'ambiente ideale per molte specie arrivate sulla Majella al tempo delle glaciazioni quaternarie e con il prosciugamento dell'Adriatico, restate isolate in seguito al ritiro dei ghiacciai. La condizione di isolamento genetico ha determinato la differenziazione delle specie originarie in nuove specie e sottospecie che costituiscono un patrimonio di valore inestimabile.Tutt’intorno, fino a 1700 m., c’è un’immensa faggeta arricchita da numerose altre piante (tasso, acero, cerro, carpino nero, orniello); più in alto, ci sono grandi macchie di pino mugo, in mezzo alle quali si vedono il ginepro nano, il raro sorbo alpino, l'uva d'orso, la sabina, il mirtillo.
Anche la fauna ha una incredibile varietà e ricchezza. Sono infatti presenti, senza naturalmente che costituiscano il minimo pericolo per l’uomo, il lupo, l’orso bruno marsicano, il cinghiale, oltre al cervo, al capriolo, al gatto selvatico. Tra gli uccelli è possibile vedere l’aquila reale, il falco pellegrino, l’astore, la poiana, il gufo reale, il picchio dorsobianco.
< Prec. | Succ. > |
---|