Palombaro, dal punto di vista gastronomico, condivide con gli altri paesi abruzzesi la maggior parte delle specialità tipiche, anche perché il territorio ha garantito sempre, più che abbondanza o specificità, una certa varietà di prodotti agricoli.
Una delle specialità culinarie è rappresentato dalle VRACHE di MULO, primo piatto da gustare in tutti i punti di ristoro del comune.
Oggi la cucina tradizionale è diventata una prelibatezza da gustare in momenti particolari, in sagre paesane o in momenti conviviali importanti, per cui quelli che prima erano considerati pasti poveri e non sempre graditi ora sono ricercati come manicaretti succulenti.
Ecco dunque la ricerca, specialmente da parte di chi è emigrato da Palombaro, di pranzi a base di sagne e fasciuole oppure di cene con pizze e foje; per non parlare di chi non riparte dal paese se prima non ha fatto abbondante scorta di pizzelle. I nostalgici, poi, non possono fare a meno di tornare a gustare la pizza scjme, le pizzette fritte e le pallotte casce e ove.
Ancora forte e costante è la tradizione di corredare il cibo delle feste maggiori con dolci particolari: le caviciunitte a Natale, la pupe e lu cavalle a Pasqua.
Solo i più tradizionalisti si cimentano ancora nella produzione casarecce di vino cotto, di mestecotte (mosto cotto) e di sanguenacce.
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