Palombaro

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Palombaro è un piccolo comune della provincia di Chieti nella regione Abruzzo, situato ai piedi della Majella a 536 mt sul livello del mare, CAP 66010, codice ISTAT 069062, coordinate 42°7'29''N-14°13'49''E .
E' Posto su un colle che ha una direzione parallela alla parte più orientale della "montagna magica" ed in una posizione che sembra effettivamente un posto di blocco per chi vuole ad essa avvicinarsi, Palombaro controlla dall'alto i corsi dell'Avello e del fiume Verde ed i percorsi tratturali ad essi connessi, vie di transito che nell´antichità dovettero essere molto più importanti, dal punto di vista militare ed economico, di quanto non lo siano al giorno d´oggi. Questa singolare posizione gli è valsa l´epiteto di "sentinella della Majella". La superficie di 17,85 chilometri quadrati, 65,2 abitanti per kmq (dati ISTAT 2010). Sorge a 536 metri sopra il livello del mare. Il municipio è sito in Viale G. Menna 1; tel. 0871 895131, fax. 0871 895519.


Cenni anagrafici: La popolazione di Palombaro è in costante decremento da quando, nel 1901, ha toccato il suo massimo  storico (2517 abitanti); la diminuzione è stata appena sensibile fino alla seconda guerra mondiale (2327 abitanti nel 1936), più vertiginosa fino al 1971 (1322 abitanti), quindi più lenta e regolare in quest’ultimo periodo. Gli abitanti- al 31.12.2015- 1.023 sono distribuiti in 466 nuclei familiari rappresentati da 491 maschi e 532 femmine.

Cenni geografici: Il territorio del comune risulta compreso tra i 222 e i 2.017 metri sul livello del mare, con un’escursione altimetrica complessiva quindi di 1.795 metri.

Cenni occupazionali: Sul territorio del Comune insistono 6 attività industriali con un totale di circa 110 addetti (42,70% della forza lavoro occupata), 21 attività di servizio con 31 addetti (11,61% della forza lavoro occupata), altre 51 attività di servizio con 73 addetti (27,34% della forza lavoro occupata) e 9 attività amministrative con 49 addetti (18,35% della forza lavoro occupata). Complessivamente risultano occupati 267 individui, pari al 24,60% del numero complessivo di abitanti del Comune.(dati al 31.12.2013)

Il Comune di Palombaro si compone di  6 Frazioni.
La frazione Cantagufo dista circa 1,36 Km dal centro, ha un'altitudine di 520 metri s.l.m. e una popolazione 210 abitanti.
Mappa del Comune di PalombaroLa frazione Confini, dista dal centro 1,70 km e ha un'altitudine di 483 metrio s.l.m.
La frazione Limiti di Sopra,dista 1,18 Km dal comune, ha un'altitudine di 328 metri s.l.m. e una popolazione di 95 abitanti.
La frazione Limiti di Sotto dista 1,44 Km dal centro e ha un'altitudine di circa 277 metri s.m.l.
La frazione Vallone dista 1,05 km dal comune ed ha un'altitudine di 484 metri s.l.m.
Infine la frazione  Vignaverde dista dal centro 1,37 km ha un'altitudine di circa 514 metri s.l.m.
Uno dei luoghi più belli di Palombaro è rappresentato dalla VALLE la natura si mostra in tutta la sua forza creatrice e nella sua bellezza. Tra le strette pareti che costeggiano l’erto pendio è custodita una parte notevole dell’enorme patrimonio di diversità vegetale per cui è famosa la Maiella. All’interno della valle si trova una quantità non ancora del tutto definita di piante rare e belle che costituiscono un tesoro di incommensurabile qualità per i cultori di botanica.



Di seguito si riportano alcune essenze botaniche presenti:
PINACEAE Pinus mugo (pino mugo, m. 1800 – 2300); ASCLEPIADACEAE, Vincetoxicum hirundinaria Medik, (vincetossico, m. 900); CAMPANULACEAE, Campanula spicata, 1900 m; CAPRIFOLIACEAE, Lonicera alpigena (caprifoglio, 1600 m); CARYOPHYLLACEAE, Dianthus monspessulanum (garofano di bosco, 2000 m); Minuartia graminifolia (cariofillacea delle fessure delle rupi calde di media e alta quota, 1900 m); Silene ciliata, 2000 m; COMPOSITAE, Adenostyles glabra (cavolaccio verde, 1700 m; CRUCIFERAE, Aurinia rupestris (alisso rupestre, 1900 m); Lunaria rediviva (lunaria comune, 1300 m); GUTTIFERAE, Hypericum richeri (iberico, 2000 m; LILIACEAE, Lilium martagon (giglio martagone, riccio di dama, 1700 m; LINACEAE, Linum alpinum  (lino alpino, 900 m); Linum viscosum (lino viscoso, 1800 m); ONAGRACEAE, Epilobium angustifolium (garofanino di bosco, 1700 m); PAEONIACEAE, Paeonia officinalis subsp. villosa (peonia pelosa, 1500 m); PRIMULACEAE, Primula elatior (primula maggiore, 1900 m); RANUNCULACEAE, Aconitum lycoctonum subsp. neapolitanum (aconita, 1500 m); Clematis recta (vitalbino,1000 m).All’uscita della valle, sulla prateria innevata da ottobre a giugno, c’è l'ambiente ideale per molte specie arrivate sulla Majella al tempo delle glaciazioni quaternarie e con il prosciugamento dell'Adriatico, restate isolate in seguito al ritiro dei ghiacciai. La condizione di isolamento genetico ha determinato la differenziazione delle specie originarie in nuove specie e sottospecie che costituiscono un patrimonio di valore inestimabile.Tutt’intorno, fino a 1700 m., c’è un’immensa faggeta arricchita da numerose altre piante (tasso, acero, cerro, carpino nero, orniello);  più in alto, ci sono grandi macchie di pino mugo, in mezzo alle quali  si vedono il ginepro nano, il raro sorbo alpino, l'uva d'orso, la sabina, il mirtillo.
Anche la fauna ha una incredibile varietà e ricchezza. Sono infatti presenti, senza naturalmente che costituiscano il minimo pericolo per l’uomo, il lupo, l’orso bruno marsicano, il cinghiale, oltre al cervo, al capriolo, al gatto selvatico. Tra gli uccelli è possibile vedere l’aquila reale, il falco pellegrino, l’astore, la poiana, il gufo reale, il picchio dorsobianco.

 

 

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